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sabato 24 novembre 2012

Kalil Gibran



Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti. 

"I vostri figli non sono figli vostri.
 Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.

 Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi non vi appartengono.

 Potete donare loro amore, ma non i vostri pensieri: essi hanno i loro pensieri.

 Potete dare rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.

 Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi: la vita procede e non s'attarda sul passato.

L'arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinchè le sue frecce vadano rapide e lontane. 

Affidatevi con gioia alla mano dell'arciere; poichè come 
ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco."


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