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mercoledì 4 maggio 2011

la vita prima e dopo

E' da tempo ormai che non scrivo un post e per fare un piccolo resoconto della mia vita lascio qui scorrere le dita sulla tastiera per vedere cosa ne verrà fuori.
Si è un post a caso...perchè mi sento un po melanconica,  perchè ho appena letto di Martina, la bambina di 9 anni morta inspiegabilmente nel sonno, e perchè ho voglia, di tanto in tanto, di far pascolare la mente nei verdi pascoli dei miei pensieri. Che siano verdi non ne sono tanto sicura, ma da qualche giorno sono rigogliosi. Talmente tanto floridi da riempirmi la mente soprattutto di notte ed impedirmi di dormire.  Alcuni di essi riguardano naturalmente i miei figli e la paura che ho di non avere il privilegio di vederli crescere: Non che abbia gravi problemi di salute ma se di giorno me ne infischio di curare le mie patologie, di notte mi assale il terrore di non aver più tempo. Altri pensieri sicuramente più inquietanti sono quelli che mi stravolgono fino alle lacrime, quelli cioè che vedono i miei figli in pericolo; o peggio. Un mio amico anni fa mi ha suggerito di non pensare mai mai alle catastrofi ma di notte non riesco ad evitarlo e proprio non vorrei tirarmela addosso certa iella....Se volgo lo sguardo verso i miei anni "green" vedo una me esente da certe preoccupazioni. Una me che non voleva nemmeno sentir parlare di disgrazie, convinta com'ero di essere al sicuro dagli scherzi della vita. A dirla proprio tutta non è stato nemmeno l'arrivo dei figli a trasformarmi. Basti pensare che mia suocera mi considerava un pò sprovveduta nei confronti dei pericoli che il mio primo bimbo poteva  incontrare. Tutto è cambiato quel benedetto giorno d'estate. Era il 14 agosto, si facevano programmi per il giorno seguente; Come avremmo festeggiato Ferragosto? giornata al mare, in montagna o a casa di qualcuno?. Niente di tutto questo perchè lo abbiamo trascorso all'ospedale Umberto I di Roma a vegliare al capezzale di mio fratello che il giorno prima aveva avuto un'incidente terribile con la sua moto ed era ad un passo dalla morte. Non racconterò tutta la storia, L'ho gia' fatto sul mio blog la gioia di vivere ma quello che vorrei dire è che da allora non sono più riuscita a rilassarmi, basta una telefonata o una voce alterata per farmi sobbalzare. Penso solo al peggio ed ogni bimbo che nasce nella mia già numerosa famiglia, invece di rallegrarmi non faccio che angosciarmi per tutto quello che potrà succedergli nella sua nuova vita. Voglio fortissimamente voglio tornare spensierata e un po menefreghista come lo ero prima, ma la notte i miei mulini a vento sono talmente minacciosi che soccombo. Ora finisco le mie elugubrazioni mentali per andare a bere un caffè con la mia famiglia.......Hai visto mai che mi distraggo? speriamo di non aver trasmesso la mia angoscia a qualcuno....siamo fin tanti i depressi in questo mondo; Viva l'allegria!!!!!






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