Ecco la poesia che il mio piccolo tigrotto( ora grande e famelico dinosauro) mi ha recitato per Natale
Buon Natale
Buon Natale a chi si alza la mattina presto ed è contento
anche se fuori piove
Buon Natale a chi ama il suo lavoro
e si diverte pure
Buon Natale a chi pensa che la famiglia sia la cosa più bella
Buon Natale a chi ha tanti amici
e trova il tempo per tutti
Ma soprattutto Buon Natale a chi pensa tutto questo, tutti i giorni dell'anno
e non soltanto il giorno di Natale.
L'ho dovuto soccorrere più di una volta mentre la recitava ma è sorprendente che sia riuscito ad impararla visto che tra Novembre e Dicembre, ha frequentato l'asilo solo una decina di giorni.
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mercoledì 22 dicembre 2010
Canti di Natale
White Christmas
I'm dreaming of a White Christmas,
Just like the ones I used to know,
Where the treetops glisten and children listen
To hear sleighbells in the snow.
To hear sleighbells in the snow.
I'm dreaming of a White Christmas,
With every Christmas card I write.
May your days be merry and bright
And may all your Christmas be white
With every Christmas card I write.
May your days be merry and bright
And may all your Christmas be white
Happy Christmas
So this is Christmas
and what have you done another year over
a new one just begun
and so this Xmas
I hope you have fun
the near and the dear one
the old and the young.
A merry merry Christmas
and happy New Year
let's hope it's a good one
without any fear.
And, so this is Christmas (war is over)
for weak and for strong (if you want it)
for rich and the poor ones(War is over now)
the road is so long
and so happy Christmas
for black and for white
for the yellow and red ones
let's stop all the fight.
A merry merry Christmas
and happy New Year
let's hope it's a good one
without any fear.
And, so this is Christmas
and what have we done
another year over
a new one just begun
and, so happy Christmas
we hope we have fun
the near and the dear one
the old and the young.
A merry merry Christmas
and happy New Year
let's hope it's a good one
without any fear.
(War is over if you Want it war is over now)
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas, And a Happy New Year!
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas, And a Happy New Year!
Good tidings to you, wherever you are;
Good tidings for Christmas, And a Happy New Year!
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas, And a Happy New Year!
We wish you a Merry Christmas
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas, And a Happy New Year!
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas, And a Happy New Year!
Good tidings to you, wherever you are;
Good tidings for Christmas, And a Happy New Year!
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas,
We wish you a Merry Christmas, And a Happy New Year!
martedì 21 dicembre 2010
sabato 11 dicembre 2010
Una verità
Se soffri
più spesso
di quando
sei felice
non è Amore...
Ma una prigione
che ti impedisce
di vedere
la porta
della Felicità!
più spesso
di quando
sei felice
non è Amore...
Ma una prigione
che ti impedisce
di vedere
la porta
della Felicità!
mercoledì 24 novembre 2010
L'ultima poppata
Quando ho deciso di avere figli l'ho fatto seguendo un'istinto vecchio come la notte dei tempi, ma non mi sono gettata a capofitto nell'impresa ignorando a cosa andavo incontro.
Prima di auto-convincermi che potevo farcela ho preso un appuntamento con la mia ginecologa (che allora mi era ancora sconosciuta) ed ho approfondito il mio stato di salute.
Uscendo dall'ambulatorio mi sono fermata ad un'edicola per acquistare una di quelle riviste traboccanti di pancioni e mamme felici, e per condire il tutto ho parlato con un'ostetrica.
Durante la gravidanza ho seguito un corso preparto che mi insegnasse ad affrontare quel magnifico ma difficile momento, e per ultimo ma più importante mi sono sorbita svariate lezioni sull'allattamento.
Tale argomento l'ho, inoltre approfondito nel corso dei 17 mesi trascorsi ad allattare il primo figlio e dei 13 mesi per il secondo.
Niente però mi aveva preparato allo strazio che sto vivendo nella disperata impresa di togliere definitivamente la poppata al seno al mio piccolo diavoletto.
Notti insonni, urla disumane, singhiozzi e isteria. Il mio tenero angioletto sembra uscito dal film "L'esorcista". Non so descrivere il vuoto che sento dentro vedendolo in quello stato.
Erano già un paio di mesi che provavo a diminuire le poppate, ma chi ha allattato al seno sa bene che è il bimbo a dettare legge. La mamma è in totale balia dei suoi bisogni e le richieste finiscono per diventare infinite. Ci si ritrova continuamente con le tette al vento a cercare disperatamente di saziare una sanguisuga.
Dentro me ho sentito nascere e poi crescere, il bisogno di dare un taglio a tutto questo esibizinismo. Scherzi a parte, pare che non arrivi mai il momento giusto. questo non lo scrivono nelle riviste per neo mamme. Non lo menzionano nei programmi educativi né lo dice lo staff medico che ti segue subito dopo il parto.
Ci si preoccupa, non a torto è ovvio, di informare le future mamme su come attaccare il proprio bimbo al seno sui vantaggi del latte materno, rispetto a quello artificiale ma nessuno ti dice come allontanarlo dalla tetta senza provocare traumi.
Come già dicevo, io ho provato per mesi a "disintossicarlo" dal capezzolo e solo col taglio netto sto riuscendo nell'impresa, ma quanto mi costa!. Le notti trascorse ad ignorare le sue richieste disperatee il suo pianto supplichevole mi portavano a visualizzare nella mente un'insegna luminosa che diceva " TRAUMA DA ABBANDONO".
Volevo tapparmi le orecchie e fuggire via piuttosto che stare a guardare inerme quel visino, bianco slavato, chiazzato di rosso per il pianto, col moccio al naso e le guance bagnate da un mare di lacrime. Chissà se tutto questo lo pagherò quando, ormai grande, andrà dall'analista e tornerà a casa incavolato nero accusandomi di averlo scioccato. La verità è che sarei davvero lieta e molto più tranquilla se qualche esperto si prendesse la briga di scrivere un manualetto da consegnare alla neo mamma insieme alla culla col neonato, all'uscita dall'ospedale. Un libretto di istruzioni su cui campeggi questa scritta " FRAGILE, MANEGGIARE CON CURA" leggere attentamente il foglio illustrativo.
Prima di auto-convincermi che potevo farcela ho preso un appuntamento con la mia ginecologa (che allora mi era ancora sconosciuta) ed ho approfondito il mio stato di salute.
Uscendo dall'ambulatorio mi sono fermata ad un'edicola per acquistare una di quelle riviste traboccanti di pancioni e mamme felici, e per condire il tutto ho parlato con un'ostetrica.
Durante la gravidanza ho seguito un corso preparto che mi insegnasse ad affrontare quel magnifico ma difficile momento, e per ultimo ma più importante mi sono sorbita svariate lezioni sull'allattamento.
Tale argomento l'ho, inoltre approfondito nel corso dei 17 mesi trascorsi ad allattare il primo figlio e dei 13 mesi per il secondo.
Niente però mi aveva preparato allo strazio che sto vivendo nella disperata impresa di togliere definitivamente la poppata al seno al mio piccolo diavoletto.
Notti insonni, urla disumane, singhiozzi e isteria. Il mio tenero angioletto sembra uscito dal film "L'esorcista". Non so descrivere il vuoto che sento dentro vedendolo in quello stato.
Erano già un paio di mesi che provavo a diminuire le poppate, ma chi ha allattato al seno sa bene che è il bimbo a dettare legge. La mamma è in totale balia dei suoi bisogni e le richieste finiscono per diventare infinite. Ci si ritrova continuamente con le tette al vento a cercare disperatamente di saziare una sanguisuga.
Dentro me ho sentito nascere e poi crescere, il bisogno di dare un taglio a tutto questo esibizinismo. Scherzi a parte, pare che non arrivi mai il momento giusto. questo non lo scrivono nelle riviste per neo mamme. Non lo menzionano nei programmi educativi né lo dice lo staff medico che ti segue subito dopo il parto.
Ci si preoccupa, non a torto è ovvio, di informare le future mamme su come attaccare il proprio bimbo al seno sui vantaggi del latte materno, rispetto a quello artificiale ma nessuno ti dice come allontanarlo dalla tetta senza provocare traumi.
Come già dicevo, io ho provato per mesi a "disintossicarlo" dal capezzolo e solo col taglio netto sto riuscendo nell'impresa, ma quanto mi costa!. Le notti trascorse ad ignorare le sue richieste disperatee il suo pianto supplichevole mi portavano a visualizzare nella mente un'insegna luminosa che diceva " TRAUMA DA ABBANDONO".
Volevo tapparmi le orecchie e fuggire via piuttosto che stare a guardare inerme quel visino, bianco slavato, chiazzato di rosso per il pianto, col moccio al naso e le guance bagnate da un mare di lacrime. Chissà se tutto questo lo pagherò quando, ormai grande, andrà dall'analista e tornerà a casa incavolato nero accusandomi di averlo scioccato. La verità è che sarei davvero lieta e molto più tranquilla se qualche esperto si prendesse la briga di scrivere un manualetto da consegnare alla neo mamma insieme alla culla col neonato, all'uscita dall'ospedale. Un libretto di istruzioni su cui campeggi questa scritta " FRAGILE, MANEGGIARE CON CURA" leggere attentamente il foglio illustrativo.
martedì 2 novembre 2010
un pacco d'amore
come non innamorarsi di questi paffuti piedini?....grazie Anne per la serenità che raggiungo guardando i tuoi lavori!
lunedì 25 ottobre 2010
Siccome siamo in autunno e dato che Halloween è dietro l'angolo non può mancare una bella ricettuzza fatta con la regina dell'autunno; sua maestà la Zucca!
Il mercato ne offre una gran varietà di forme e colori ma quella che vedete nella foto qui sotto, che io stessa ho scattato un'anno fa, è la varietà che meglio si presta in cucina.
Ecco una ricetta da offrire ai temerari fantasmini e mostriciattoli che impavidi bussano alla vostra porta gridando "DOLCETTO O SCHERZETTO?"
Torta di zucca
150 g di zucca cotta
225 g di farina
100 g di burro
2 uova
200 g di zucchero
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito vanigliato
8 amaretti
50gr cioccolato fondente
Lavorate a crema il burro ammorbidito, con lo zucchero, incorporatevi le uova e mescolate a lungo fino a quando il composto diventa molto gonfio e spumoso.
Passate la zucca al passaverdura e aggiungetela al composto unitamente alla farina, al lievito, al limone, al cioccolato fondente e il latte. l’impasto deve risultare morbido. Imburrate e infarinate uno stampo , versatevi il composto e cuocete in forno a 180°C per 45 minuti.
Il mercato ne offre una gran varietà di forme e colori ma quella che vedete nella foto qui sotto, che io stessa ho scattato un'anno fa, è la varietà che meglio si presta in cucina.
Ecco una ricetta da offrire ai temerari fantasmini e mostriciattoli che impavidi bussano alla vostra porta gridando "DOLCETTO O SCHERZETTO?"
Torta di zucca
150 g di zucca cotta
225 g di farina
100 g di burro
2 uova
200 g di zucchero
1/2 bicchiere di latte
1 bustina di lievito vanigliato
8 amaretti
50gr cioccolato fondente
Lavorate a crema il burro ammorbidito, con lo zucchero, incorporatevi le uova e mescolate a lungo fino a quando il composto diventa molto gonfio e spumoso.
Passate la zucca al passaverdura e aggiungetela al composto unitamente alla farina, al lievito, al limone, al cioccolato fondente e il latte. l’impasto deve risultare morbido. Imburrate e infarinate uno stampo , versatevi il composto e cuocete in forno a 180°C per 45 minuti.
mercoledì 13 ottobre 2010
Barzelletta spassosissima
Barzelletta: Formazione Giappone
Formazione giappone:
Tutiri Yoparo
Tiro Akatsodikane
Nishuno Mifreka
Sikuro Tesegno
Ken Mitstupishi
Motiro
Semitiri Mishibuto
Dinzaki Yosomejo
Setiro Tifreko
Nakakata
Momo Teparotutto
i panchina:
Kissase Yoko
Yoko Poko Poko
Yoko poi
Yokodimeno
Noyokomai
Yoko poko majoko
Tutiri Yoparo
Tiro Akatsodikane
Nishuno Mifreka
Sikuro Tesegno
Ken Mitstupishi
Motiro
Semitiri Mishibuto
Dinzaki Yosomejo
Setiro Tifreko
Nakakata
Momo Teparotutto
i panchina:
Kissase Yoko
Yoko Poko Poko
Yoko poi
Yokodimeno
Noyokomai
Yoko poko majoko
martedì 12 ottobre 2010
le mie torte
pds con crema bianca |
pds con crema ai frutti di bosco |
pds con crema chantilly e gocce di cioccolata |
millefoglie con crema all'amarena |
millefoglie con crema al cioccolato |
pds con crema al cioccolato fondente |
pds con crema chantilly |
mimosa con crema pasticcera |
pds con crema al limone |
pds con crema alla nocciola |
pds con crema al limone |
pds con crema al cioccolato bianco |
pds con crema chantilly e bagna all'amaretto |
pds con crema al ciocco-caffè |
millefoglie con crema all'arancia |
pds con crema pasticcera e gocce di cioccolata |
pds con crema al caffè |
pds con crema alle fragoline di bosco |
pds con crema ganache |
psd con crema al mascarpone |
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